Alberto Grifi, apologia dell’oltre-fuoco

 http://www.youtube.com/watch?v=vVAoujFmwic

In questo breve estratto, Alberto Grifi conduce una trattazione complessa e profonda sul senso estetico, criticando il cinema meramente estetizzante in quanto creatore di nuove forme, ma estremo conservatore di contenuti. Il cinema sperimentale, secondo Grifi invece, vuole flettere e rifondare letteralmente anche la sostanza. Il contenuto è sinergico e cammina con la rivoluzione estetica. Da Braibanti all'occhio vediamo l'acume di Grifi che sopravvive nonostante la prematura scomparsa.
 
Chi è Alberto Grifi?
Nato a Roma il 29 Maggio del 1938, Alberto Grifi è considerato tra i primissimi autori di quello che fu chiamato "cinema sperimentale italiano". Pittore, regista, cameraman, fonico, attore, fotografo pubblicitario di aereoplani, autore di dispositivi video-cinematografici come il "vidigrafo" che nel '72 servì per trascrivere su pellicola "Anna" , primo film videoregistrato in Italia, in co-regìa con Massimo Sarchielli, divenuto un cult movie della cultura alternativa post sessantottesca. Presentato poi al Festival di Berlino e alla Biennale di Venezia nel '75; a Cannes nel '76.
 
Dopo una lunga malattia, è scomparso il 22 aprile del 2007. 
 
Approdi:
http://www.albertogrifi.com
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